domenica 6 maggio 2018

Sabato 12 maggio: swap party a Cuneo

Non posso attribuirmi alcun merito se non quello di aver sempre cercato, anche prima della nascita del portale di cui vi parlerò tra poco, di non gettare oggetti ancora in buono stato e riutilizzabili. Prima della nascita del centro del riuso, ottima iniziativa promossa dal comune in cui ho vissuto sino a poco tempo fa, utilizzavo frequentemente Zero Relativo. Per tutti quelli che non hanno la minima idea del contenuto del portale appena citato, aggiungo che Zero Relativo (di seguito abbreviato in ZR) è stato il primo portale italiano a regalare nuova vita agli oggetti non tramite la vendita ma grazie al baratto. Un giovane pesarese, Paolo Severi, ha raccontato a molte testate la nascita dell’idea che ha portato alla creazione di ZR e anche se non ricordo esattamente quanto tempo dopo la nascita io abbia incominciato ad usarlo so che su ZR ho scambiato moltissimi oggetti. Poi è arrivato il centro del riuso nella mia città, un luogo fisico e reale in cui i cittadini possono portare i loro oggetti e prenderne altri in cambio gratuitamente e l’esigenza di utilizzare il portale è cessata. Dopo il trasferimento in un’altra regione e in un’altra città e, soprattutto dopo un trasloco e i ritmi di vita mutati, mi sono accorta di avere di nuovo la necessità di utilizzare ZR e così, dopo anni, sono tornata. Devo ringraziare un’utente che mi ha indirizzata verso un’alternativa che mi è piaciuta da subito perché concilia il baratto ad un sistema molto efficiente ed efficace. L’unica falla che avevo constatato utilizzando ZR era che spesso, per disfarmi di un oggetto che non utilizzavo più, accettavo in scambio oggetti di scarsa utilità per me. Li utilizzavo per un paio di mesi e poi finivano dimenticati nei cassetti, vanificando lo sforzo di regalare nuova vita agli oggetti. 
Cose (in)utili (di seguito abbreviata CI) pur basandosi sul medesimo principio, permette di scambiare un oggetto con un altro o acquisire al suo posto dei crediti che possono essere utilizzati in un secondo momento per acquisire un oggetto utile per noi. Ricordo che da utilizzatrice di ZR avevo pensato che un sistema migliore del baratto avrebbe potuto essere questo ed evidentemente qualcun'altro ha avuto la mia stessa idea ed ha realizzato quello che aspettavo. L'eccezionalità di CI qual è, secondo il mio modesto parere? E’ che accanto al portale, molto affidabile, il cuore del progetto sono le persone che hanno creato gruppi vincolati dall'appartenenza geografica che effettuano spedizioni cumulative, con un’organizzazione ed una precisione fantastiche. I nicknames acquistano anche una fisicità perché ogni gruppo organizza periodicamente degli swap parties in cui, gratuitamente, è possibile portare i propri oggetti per scambiarli con altri od acquisire crediti che verranno poi “versati” sul portale.
Sono stata tanto fortunata ad incontrare virtualmente un’utente di CI che mi ha invitata, ormai due mesi fa, allo swap party a Cuneo. Per l’occasione ho portato con me molti oggetti che non volevo né buttare perché ancora in buone condizioni né portare da Mercatopoli perché il ricavato è spesso talmente esiguo che non vale la pena perdere il proprio tempo a portare oggetti e ritirare i pochi € che se ne ricavano. L’incontro si è tenuto in un quartiere di Cuneo che ancora non conoscevo: il quartiere Donatello che ospita la Casa del Quartiere, interessante spazio aggregativo presente in una zona di Cuneo non propriamente splendida. Allo swap party mi trovo davanti a tante persone sorridenti, gentili, disponibili. Passo un bellissimo pomeriggio fatto di scambi, incontri, chiacchiere, condivisione e torno a casa contenta, non solo perchè ho regalato ai miei oggetti una nuova vita ma perchè ho incontrato persone che condividono il mio pensiero e il mio sentire.
Se CI mi è piaciuto soprattutto per il lato umano, mi ha affascinata anche perchè non si scambiano solo oggetti ma anche tempo. Un’ora del nostro tempo può essere scambiata sia con l’ora di un altro utente che può usufruire del servizio che gli offriamo, in cambio del suo, sia di crediti. Un’ora messa a disposizione di altri fa guadagnare 12 crediti che poi possono essere riutilizzati per scambiare oggetti. Ovviamente l’idea su cui si basa il portale non è nuova, “è già stata realizzata, una quindicina di anni fa, da Heidemarie, autrice del libro, con la Centrale dai e prendi, a Dortmund in Germania. Precisa precisa, con la presenza dei crediti, con la “banca del tempo”, anzi quell’esperienza si basava soprattutto sullo scambio di tempo più che di oggetti. Tutto si svolgeva di persona e non sul web, chiaramente, ma per il resto il progetto è proprio uguale uguale”.(cit.)In realtà l'’idea di baratto asincrono era presente anche in un portale a cui da tempo non riesco più a collegarmi e per questo non elenco.
Spero di avervi incuriositi, di avervi fatto riflettere e di avervi stimolato abbastanza per spingervi a fare un salto sabato 12 alla casa rionale del Quartiere Donatello a Cuneo. Prima date un'occhiata al portale, iscrivetevi se vi piace, raccogliete gli oggetti che proprio non usate più e portateli a Cuneo. Troverete persone meravigliose e passerete un pomeriggio sicuramente rilassante ed è probabile che riusciate anche a fare qualche affare! 
E se desiderate approfondire l'argomento perchè poco noto, ecco una bibliografia minima di testi e il link alla rassegna stampa che ho recuperato.
E per recuperare i testi...andate in biblioteca, non è necessario comprare sempre tutto!

Bibliografia minima
Serge Latouche, La scommessa della decrescita.
Serge Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena. 
Maurizio Pallante, La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL. 
Articoli sulla nascita di ZR 


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