venerdì 23 febbraio 2018

Agrispesa


Prima di tutto mi scuso per l’assenza dal blog ma quest’anno questa influenza mi indebolita tantissimo. Al momento sono alla prima ricaduta e mi sono sentita molto peggio che durante il primo episodio influenzale. Teoricamente sarei in fase di ripresa ma visto come mi sento, dopo quasi 10 giorni di malattia, non confido di riuscire ad essere costante con le uscite anche se cercherò di programmare qualche articolo anche in previsione di tutti gli appuntamenti previsti per l’8 marzo.
Terminato il preambolo, inutile ma doveroso, oggi voglio parlarvi di Agrispesa che mi permette tutte le settimane (o quasi) di avere sulla mia tavola prodotti freschi, genuini e molto spesso per me sconosciuti e che mai avrei acquistato. Anche se i mercati locali sono molto diffusi e permettono di acquistare frutta, verdura, formaggi e spesso anche carni e pesce direttamente dal produttore, abbiamo deciso di provare ad iscriverci al servizio offerto e decidere poi se usufruirne o no in maniera continuativa. Le aspettative non sono rimaste deluse perchè la merce è di ottima qualità, abbondante ed offre un’eccellente varietà stagionale. Prima di ricevere il pacco di Agrispesa non avevo mai visto (e alcune volte neanche sentito parlare) di alcune verdure che poi ho imparato a conoscere ed apprezzare. Per la prima volta da quando sono qui, finalmente ho potuto di nuovo preparare il pesto con il cavolo nero, che il bravissimo verduraio del paesello in cui vivo non riusciva a procurarmi, ho assaggiato il cavolo arancione e le patate rosse e in quest’ultimo pacco mi sono ritrovata il truset e il papavero selvatico. Fortunatamente i prodotti di Agrispesa, che arrivano ben confezionati in scatole di cartone suddivise in comodi scomparti, sono sempre accompagnati dal Foglio spesa in cui vengono suggerite molte ricette da realizzare con ingredienti contenuti nella scatola che si è appena aperta. Interessanti sono le notizie dai produttori e le informazioni sui prodotti che abbiamo ricevuto. 
Confezionamento formaggi
Agrispesa offre diverse tipologie di abbonamento, che è estremamente personalizzabile, non solo per la qualità e quantità dei prodotti ma anche per la periodicità. Più di un anno fa, quando è iniziato il nostro rapporto con Agrispesa, avevamo scientemente preferito lasciar selezionare a loro i prodotti principalmente perchè nessuno di noi soffre di particolari intolleranze e perchè ci piaceva l’idea di poter scoprire nuovi sapori ed odori. Abbiamo preferito iniziare con quello che il sito definisce “Facciamo noi media” e che contiene 4 uova, dai 4 ai 5 kg di verdura, 3 kg di frutta, circa 1 g di carne e 400 gr di formaggi o salumi. In pochissimo tempo ci siamo accorti che per due persone come noi che raramente sono contemporaneamente a casa a pranzo più di tre giorni a settimana quel pacco settimanale era troppo e rischiavamo di congelare o peggio buttare molte cose. Da più di un anno riceviamo quindi il pacco più piccolo, che consumiamo nell’arco di circa 15 giorni, periodicità del nostro abbonamento. La cosa bella di Agrispesa è che si può decidere quanto spesso ricevere il pacco, si può cambiare l’indirizzo, si può sospendere la spedizione se si parte per un viaggio. Intuisco la domanda...e i costi? I costi del singolo prodotto sono indubbiamente più alti rispetto a quelli dei supermercati o dei piccoli mercati locali ma al costo dei prodotti va aggiunto il servizio offerto e le spese di trasporto. Forse, anche in considerazione del fatto che la filiera di distribuzione di Agrispesa è più corta rispetto a quella del verduraio sotto casa, i prezzi potrebbero essere leggermente inferiori MA continuiamo ad acquistare da loro perchè i servizi offerti, la comodità del ricevere la merce direttamente a casa (o sul posto di lavoro) e la qualità dei prodotti freschi e locali ci soddisfano e giustificano il prezzo leggermente superiore.
In alcune città (tra cui la mia Zena), sono già un paio di anni che Agrispesa effettua le consegne in bicicletta, fedele a quella che è la missione di questa associazione di agricoltori nata a Magliano Alfieri con 10 aziende che condividevano un’idea: quella di portare sulla tavola delle persone cibi prodotti con cura ed attenzione. Agrispesa nacque soltanto nel 2003 dopo la visita a Cornale di alcuni agricoltori giapponesi delle associazioni Radish Boya e Daichi wo Mamoru Kai. Vi invito a leggere la storia sul portale perchè è davvero interessante.
In questo articolo non ho inserito volontariamente i costi perchè variano a seconda della tipologia di abbonamento che desiderate provare (esiste anche il pacco vegetariano senza carne) e sono ben indicati sul sito.
Per gli amici liguri...Agrispesa consegna anche a Genova e a Chiavari!


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